Avete mai sentito parlare del concetto, all’apparenza antitetico, di “inerzia attiva”?
L’idea si deve a Donald Sull, un professore della London Business School e nuovo guru del management.
Il concetto di inerzia attiva si basa sull’osservazione che, spesso si affrontano situazioni completamente nuove utilizzando risposte vecchie.
Mister Sull afferma, infatti, che “la tendenza del management è quella di rispondere ai cambiamenti più dirompenti con azioni che sono risultate vincenti nel passato“. Paragona i manager afflitti da inerzia attiva ad un’auto bloccata nel fango che, premendo all’impazzata sull’acceleratore, cerca di tornare sulla strada normale ma, ovviamente, si impantana sempre di più.
Mentre le aziende aspettano che succeda qualcosa, ci sono un sacco di cose utili che possono fare come, ad esempio, snellire le operazioni, provare a prevedere gli scenari futuri e così via. Per evitare l’inerzia attiva, dice Sull, i leader non devono marciare verso un futuro ben definito ma provare ad articolare una visione sfocata del futuro in modo da avere un indirizzo generale per procedere e mantenere la capacità di reagire agli imprevisti.