Io mi sento un Hyper Reloaded ossia un consumatore multicanale con queste caratteristiche:
- Medio-Alta interazione con le aziende
- Partecipano attivamente a discussioni con altri utenti
- Alta propensione all’e-commerce
- Impatto rilevante del mobile sul processo d’acquisto
- Stile di acquisto orientato alla Smart Choice
Ma qualcuno ha trovato il mio tallone di Achille e questo avvenimento merita di essere raccontato a dovere.
Ero al PTE di Milano, fiera dedicata alla personalizzazione, gadget e promozionale. Stavo illustrando la nostra stampante 3D quando un signore mi si affianca lateralmente e esordisce con questa frase: “Giovanni, ho da farti vedere qualcosa che ti stupirà”.
Mi conoscono in tanti, la community degli artigiani tecnologici, i makers, è normale che le persone mi chiamino per nome. Non ricordavo il viso ma la frase mi aveva incuriosito non poco. Aveva toccato il mio punto debole: la continua e incessante ricerca del WOW!.
Lascio perdere le altre attività e chiedo di farmi vedere “la meraviglia”. Il tizio tira fuori dal taschino della giacca una grossa penna con pulsanti e rotelle. Inserisce uno slot nel mio computer e mi offre di provare la penna direttamente sulla superficie del tavolo di lavoro.
Premetto che ho lavorato tanto con tavolette grafiche Wacom e che l’uso della penna era abbastanza naturale. Mi sono messo a scolpire in 3D con Sculptris e man mano che procedevo nell’esperienza di utilizzo il tizio si complimentava in quanto, a suo dire, ero il primo ad usare la sua magica penna in questa maniera mirabile in così poco tempo.
La penna mi piace. Non è una tavoletta grafica ma funziona bene, è bella e l’effetto wow! è immediato. La voglio.
Dico al tizio che se me la lascia, potrei scrivere un bell’articolo nel mio blog e includere il suo recapito per la vendita. Lui mi dice che ha famiglia, importa questi oggetti dalla cina e che, solo per me, la può rivendere a 18€. Mi sembra una cifra equa. Tiro fuori il mio portafoglio e concludo l’affare. Senza neppure chiedere lo sconto.
Ritornato a casa cerco altre info sulla penna e ritrovo lo stesso articolo su Amazon inferiore di 10€ rispetto la cifra che avevo dato all’amico.
A questo punto mi domando chi era il tizio e scopro che era andato alla reception ed aveva chiesto alla nostra Cinzia chi era tra lo staff il più “malato” di tecnologie. Cinzia ha dato il mio nome e il resto della storia l’avete appena letto.
Ecco ciò che ho imparato:
- Qualsiasi sia il prodotto c’è sempre un target di riferimento preciso.
- Bisogna catturare i bisogni di quel target.
- Il costo del prodotto, se non ha termini di comparazione immediata, non ha una grossa rilevanza.
- La prova, il test crea una forte esperienza emotiva.
- L’umanità del contatto apre il portafoglio.